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Il CIGS raccontato da Marco Poidomani

mar 08, 2017

Marco Poidomani, trainer SCA e responsabile di Moak People Training, è il campione italiano di Coffee In Good Spirits a Sigep 2017.
Scopriamo insieme a lui tecniche e segreti di questa disciplina.

1. Come ti sei trovato con la nostra dc pro durante il Sigep?

Molto bene! E' di facile utilizzo e poter avere diversi aromi in tazza, grazie alla costanza termica dei gruppi, è davvero utile!

2. ABC del Coffee In Good Spirits: basi e strumenti
“Il Coffee In Good Spirits è sicuramente la gara che preferisco perché posso fare interagire le competenze e le tecniche del barista con quelle del bartender. La gara si svolge in 3 step.Il primo step è lo “Spirit Bar”. Ai partecipanti viene consegnata una sorta di mistery box e in un tempo di 6 minuti devono preparare due drink identici miscelando i prodotti a disposizione con il proprio caffè, senza l'utilizzo della macchina espressa.Il secondo step è la semifinale, che prevede in un tempo di 10 minuti la preparazione di due drink alcolici identici caldi e due freddi, a base di caffè.Il terzo e ultimo step è la gara finale: in 10 minuti i partecipanti devono realizzare due Irish coffee e due drink identici caldi o freddi alcolici, utilizzando il proprio caffè.”


3. L'importanza degli abbinamenti
“Riuscire a miscelare è un'arte che si apprende con lo studio delle materie prime, seguendo corsi di formazione e ovviamente con assaggi e degustazioni. È importante avere basi solide di conoscenza del prodotto e della miscelazione per poter affrontare una gara; altrettanto importante è il caffè che utilizziamo e i tempi che ci detta per ottenere un'ottima estrazione.”

4. Creatività e chimica, quando vince il cuore e quando il cervello

“Solitamente per l'ideazione del progetto da presentare in gara impiego dai 6 ai 12 mesi, durante i quali stravolgo e riscrivo anche decine di volte i miei cocktail. Sono poi gli ultimi tre mesi quelli decisivi, in cui seleziono il mio caffè e costruisco i drink. Ovviamente l'allentamento costante e continuo è fondamentale per aspirare alla vittoria.”

5. Anche l'occhio vuole la sua parte
“Dedico sempre molto tempo alla ricerca e alla selezione dei bicchieri, degli strumenti e utensili da gara.Una cura quasi maniacale perché tutto sia coordinato ed esteticamente accattivante. Ciascun oggetto, oltre alla sua funzionalità, ha la sua storia ed è in grado di trasmettere emozioni. Sarà per questo che non resisto a visitare, ovunque mi trovi, i meravigliosi mercatini artigianali.”


Il CIGS raccontato da Marco Poidomani